È l’utilizzo in prima diluizione decimale di estratti idrogliceralcolici, ottenuti per macerazione in solvente idrogliceralcolico di tessuti embrionali vegetali freschi. Si utilizzano: gemme, giovani getti, giovani radici, boccioli, amenti, scorze interne di giovani rami e radici, i semi e qualsiasi altro tessuto embrionale. Sono compresi nella Gemmoterapia solo gli alberi e gli arbusti per la parte erbacea si usano i boccioli fiorali. E PRESA IN CONSIDERAZIONE LA FORESTA MEDIOEUROPEA e solo lo strato arboreo e arbustivo.” L’albero è la più gigantesca proliferazione vegetale verso la luce e l’insieme delle sue foglie offre la più grande superficie di contatto con l’atmosfera. L’albero è la più grande officina fotosintetica ed il suo germoglio è la miglior sintesi del suo adattamento embrionale alla più grande produzione. “Pol Henry L’albero è il pilastro dello schema terapeutico meristematico cosi come è il pilastro dello strato arborescente nella foresta definita nelle sue potenzialità , le labiate (Mentha acquatica) sono le erbe più caratteristiche per lo strato erbaceo come complemento di uno studio terapeutico (non sono trattate perché da esse si ricavano le T.M.) e lo strato arbustivo rappresenta l’intermediario indispensabile in numerosi casi nella strutturazione della formula terapeutica.
Come si può notare le gemme sono solo una parte, per cui la definizione più corretta sarebbe Meristemoterapia, infatti i tessuti vegetali che si utilizzano sono tutti di origine meristematica, inoltre il meristema esprime un concetto univoco: il tessuto embrionale vegetale. In tutte le piante superiori i tessuti meristematici originati dalla divisione dello zigote, formano l’embrione e sono chiamati embrionali. Lembrione mediante la germinazione genera la plantula nella quale si differenziano gli organi definitivi, la radice, il caule, la foglia. Questi organi sono formati da tessuti adulti e da tessuti meristematici collocati nelle zone apicali (meristema apicale) del fusto (apice vegetativo) e della radice (apice radicale). Il meristema non si differenzia mai completamente, ma una parte di esso rimane sempre allo stato embrionale permettendo l’accrescimento della pianta per tutta la vita (embriogenia infinita). La coltura di mezzo millimetro di apice vegetativo dotato di una o due bozze fogliari è sufficiente per ottenere una nuova pianta. Le cellule del meristema hanno le potenzialità totali della pianta.
La gemmoterapia utilizza a scopo terapeutico estratti di tessuti vegetali freschi in via di accrescimento, questi tessuti embrionali (gemme, giovani getti ecc..) che mantengono le facoltà anaboliche totali della primitiva cellula vegetale di quella pianta, capace di sviluppare tutte le potenzialità , cosa che le cellule adulte differenziate non hanno più.
Gli estratti dei tessuti embrionali vegetali vengono prescritti diluiti alla prima decimale e promuovono un profondo drenaggio dell’organismo regolarizzando il funzionamento del Sistema Reticolo Endoteliale.
Il metodo gemmoterapico si basa su quattro postulati:
la vita è espressione della dinamica cellulare, le cellule in fase di potenziale divisione sono le più adatte ad agire e stimolare altri tessuti cellulari.
La vita animale dipende completamente da quella vegetale, ciò che permette la vita animale può rigenerarla dalle alterazioni morfo-patologiche.
L’albero è il vegetale più potente, l’energia vitale si esprime ogni anno con un grande accrescimento cellulare. Tutti i suoi meristemi sono i più indicati per disintossicare, rigenerare e curare le cellule animali.
Tra le piante utilizzate le Betulle (pubescens e verrucosa) e la Quercia (Quercus peduncolata), sono quelle con più capacità di adattamento, di acclimatazione, di resistenza, di diffusione e di rigenerazione. I tessuti embrionali di queste piante formano la prima base del drenaggio gemmoterapico.
È a mezzo delle piante che noi siamo
connessi alla terra: esse sono le nostre radici,
poiché per loro mezzo succhiamo dalla
terra le proteine del nostro sangue e i
fosfati delle nostre ossa. Noi pensiamo in
quanto la pianta vegeta. (Moleschott)