Il tuina è storicamente una delle tecniche utilizzate dalla medicina tradizionale cinese insieme all’agopuntura, la fitoterapia, la dietetica ed il qigong. Attualmente viene praticata principalmente da operatori delle discipline bio naturali come tecnica per aumentare la vitalità dell’individuo e per il suo benessere. Ciò non toglie che molti operatori sanitari si avvicinino a questa tecnica per la sua interessante visione del funzionamento dell’organismo umano che affonda le sue radici nella medicina cinese.
Dolce, energico, continuo e profondo, sono i quattro aggettivi che contraddistinguono questa pratica che sono alla base delle molteplici tecniche che l’operatore esegue durante una seduta, che dura in media 40-50 minuti.
Infatti il tuina (letteralmente spingere e afferrare, a volte chiamato an mo) si effettua non solo su specifici punti tramite la digitopressione, ma anche lungo linee e su diverse zone del corpo, con pratiche manuali o tramite movimenti lenti delle articolazioni o con l’applicazione di svariate tecniche complementari.
Mirando al riequilibrio energetico dell’individuo, la pratica è subordinata alla analisi della situazione del cliente, alla sua costituzione energetica; possiamo, infatti, adattare il trattamento mirandolo maggiormente alla persona che stiamo trattando solo se sappiamo leggere in termini energetici il suo stato di salute.
Ogni trattamento è uno stimolo alla peculiare condizione energetica di chi riceve il trattamento, e agisce con la naturale capacità di autorigenerazione della vitalià , presente in ognuno di noi.
Lo scopo del tuina è principalmente quello di stimolare il riequilibrio funzionale dell’organismo, rafforzare le difese organiche, stimolare la circolazione del qi. È indicato per regolarizzare l’energia nei meridiani o canali energetici, migliorare la funzionalità delle articolazioni, rilassare i muscoli.