È possibile sfruttare le alghe marine per migliore sia il cibo, sia l’eccesso di peso (obesità ) in maniera autonoma oltre che migliorare la dieta di quanti soffrono l’alimentazione per particolari patologie. Lo sostiene una ricerca dell’Università di Newcastle, diretta dal dottor Lian Brownlee, che in precedenti ricerche aveva scoperto come le fibre, estratte da alcune alghe particolari, potessero essere aggiunte alla comune farina. In questo modo, si sarebbero ottenuti prodotti come pane, biscotti, grissini e pasta in grado di combattere l’obesità , spesso alla base di altre malattie.
La ricetta di Brownlee, che propone un tipo di pane in grado di ridurre l’assorbimento di grassi e carboidrati,In poco tempo sono diversi gli afflitti di obesità , colesterolo, tiroide e problemi cardiaci che si sono rivolti ai panificatori , arrivando anche dai paesi vicini. L’elemento principale, le alghe, vengono importate dall’Inghilterra. Gli studiosi si sono concentrati sul fucus viesiculosus. Tale alga, che cresce nel circolo polare artico, è particolarmente ricca di alginato in grado di favorire le funzioni digestive e controllare l’acidità gastrica. Il pane alle alghe, secondo la ricetta degli inglesi, da sollievo anche all’artrosi, perché in grado di ridurre la quantità di grassi saturi assorbendo oltre il 75%. L’alginato, secondo gli studiosi britannici, ha un doppio vantaggio: aiuta a perder peso e fornisce le fibre necessarie all’intestino. I primi test di degustazione hanno dato esiti incoraggianti.